Articoli dalla Newsletter

Nell’ultimo  numero della newsletter (N.48 Novembre 2023) sono stati segnalati degli inconvenienti tecnici che hanno modificato l’impaginazione di due articoli:

  • LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE È UNA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI ..”e pervasiva in modo devastante.” di Chiara Levorato
  • RACCONTAMI IL PERCORSO DI UN PENSIERO negli scatti di sei fotografe italiane, in mostra a Selvazzano. di Ornella Fortuna

Pubblichiamo qui i due articoli nella versione  corretta. Ci scusiamo per l’inconveniente. Segnaleremo  il disguido anche nella prossima newsletter di Dicembre, rimandando lettrici e lettori a questa pagina.


La violenza maschile sulle donne è una violazione dei diritti umani…E “pervasiva in modo devastante”

Chiara Levorato

La Conferenza sulle Donne che si è tenuta a Pechino nel 1995, il primo evento di portata mondiale, definisce la violenza sulle donne come una “manifestazione dei rapporti di forza storicamente ineguali tra gli uomini e le donne, che hanno condotto alla dominazione sulle donne e alla discriminazione da parte degli uomini e costituisce un ostacolo al pieno progresso delle donne”

Il Consiglio d’Europa dà una definizione ampia di violenza sulle donne per includere le diverse forme in cui si manifesta:

“tutti gli atti di violenza sul genere femminile che si traducono, o possono tradursi, in lesioni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà sia nella vita pubblica che nella vita privata”.

I punti qualificanti di questa definizione è che si parla di genere femminile, che include le violenze psicologiche, che le lesioni possono essere anche solo minacciate e non necessariamente agite, che anche la coercizione è una forma di violenza, come pure la privazione della libertà (che può derivare anche dalla privazione di mezzi economici).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità -OMS –  dichiara che il fenomeno della violenza sulle donne è “pervasivo in modo devastante”: 1 donna su 3 nel mondo ne è vittima. La violenza sessuale è la forma più diffusa, seguita da quella fisica e dallo stalking. I dati sono analiticamente riportati in:

Devastatingly-pervasive1-in-3-women-globally-experience-violence

WHO-World Health Organization Publications

WHO-World Health organization- apps

Una sintesi: 

L’indagine dell’OMS prende in considerazione le donne tra i 15 e i 49 anni.

Il confronto tra il dato mondiale e quello europeo, mostra che hanno subito violenza:

  • Nel corso della loro vita- sia da partner sia da non partner, almeno una volta:

Nel mondo, 31% donne

In Europa   26% donne

  • Nel corso della loro vita da NON partner

Nel mondo 6% donne

In Europa 7% donne

  • Negli ultimi 12 mesi 

Nel mondo, 13% donne

In Europa 6% donne

Questo confronto dimostra che:

  1. sono più frequenti le violenze subite dal partner (attuale o passato, marito o compagno) che da persone sconosciute alla vittima.
  2. In Europa le violenze sono meno frequenti che nel resto del mondo: Il dato europeo è il più basso nel mondo: i continenti Africano e il Sud Est Asiatico arriva al 33%,  il Medio Oriente al 31%.

In Europa una donna su 5 (21%) nel corso della vita riproduttiva subisce violenza da parte del partner attuale o passato.  Questo dato non tiene conto della violenza sulle donne over 50 anni.

L’Italia col 16% è tra i paesi con l’incidenza più bassa. Inferiori all’Italia: Polonia, Spagna, Svizzera e Croazia  (che si collocano tra il 12 e il 15%). Il primato negativo è di Lettonia, Lituania e Finlandia. 

Le stime sulle violenze si basano sulle denunce, e la propensione a denunciare da parte delle donne può essere influenzata da diversi fattori quali, ad esempio, la disponibilità e/o la conoscenza di un centro antiviolenza sul territorio, il timore di non essere creduta, il timore di ritorsioni, la dipendenza dal punto di vista economico dal marito o dal partner, il timore di nuocere ai figli. 

Il dato certo, invece, è quello sui femminicidi. Il reato è stato introdotto nel 2013 e sostanzialmente è definito come un omicidio in cui l’appartenenza al genere femminile della vittima è causa essenziale e movente dell’omicidio stesso.

Questa variabilità tra i paesi suggerisce che ci siano dei fattori legati al contesto e dunque sarebbe molto opportuno che venissero indagati i fattori che rendono più probabile il manifestarsi di questi ignobili omicidi. Soltanto così si potrebbero implementare azioni di contrasto  basate su evidenze scientifiche.

Numero femminicidi Italia

Numero femminicidi Europa

Il 19 Novembre  2023 sono arrivati a 106(dato Ministero degli Interni). La violenza è trasversale a tutte le classi sociali, etnie e religioni. Si trovano uomini violenti tra ricchi e poveri, cristiani e musulmani, analfabeti funzionali e laureati. A conferma di questa ultima affermazione, sull’irrilevanza addirittura del titolo di studio del partner, c’è il dato che 6 donne su 10 tra coloro che si rivolgono al centro hanno un titolo di studio superiore, e presumibilmente ce l’hanno anche coloro che esercitano su di loro violenza, e soprattutto violenza fisica, che è alla base della scelta di rivolgersi al Centro Antiviolenza. 

Sappiamo che un fattore di protezione può essere la vicinanza di un Centro Antiviolenza, la presenza di una sete di solidarietà alla quale le donne minacciate dal partner o altri familiari può rivolgersi:

 in Italia i Centri Antiviolenza sono 554. A Padova è attivo il Centro Veneto Progettidonna che risponde al numero 800814681. 


RACCONTAMI Il percorso di un pensiero, negli scatti  di sei fotografe italiane, in mostra a Selvazzano

Ornella Fortuna

 

Selvazzano è un comune “commissariato” e dunque sta vivendo un momento non facile, eppure non rinuncia a far sentire la sua voce forte e chiara contro la violenza sulle donne.

La Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne inizia con un evento a cui vale la pena assistere: l’ inaugurazione della mostra a  Palazzo Eugenio Maestri, sede della Biblioteca comunale, RACCONTAMI Il percorso di un pensiero delle fotografe: PATRIZIA CARAVAGGIO,ANTONELLA CIVERA, LUCY FRANCO, ROBERTA LOTTO, ALESSANDRA MERISIO, PAOLA MISCHIATTI.

A inaugurazione finita esco completamente travolta dalle emozioni. Ho assistito a un evento  ben organizzato, bello, efficace, che va dritto al cuore e alla testa delle numerose persone presenti. Ci sono  tante donne di ogni età, una in particolare attira la mia attenzione: ascolta attenta, appoggiata a una carrozzina in cui dorme placidamente la sua piccola donna in rosa. Ci sono bambini  e  molti  uomini, alcuni  con gli occhi lucidi.

Ciascuna delle sei fotografe, introdotte da un empatico FABRIZIO CURON, ha illustrato in poche parole il proprio racconto su un attimo cruciale nella vita delle donne rappresentate nei tre scatti che ciascuna di loro ha esposto. Sono foto in cui  molte possono ritrovarsi, come in uno specchio. 

Le meravigliose armonie di La vita è bella di Nicola Piovani, Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone e il tema di Romeo e Giulietta di Nino Rota, offerte al pubblico dalle due violiniste SOFIA BELTRAME e, MARIA VITTORIA GUERRIERO hanno creato avvolgenti vibrazioni.

La preziosa miscela di fotografia, musica e poesia ha dato vita a un evento di alto spessore culturale, sociale e politico, con una partecipazione silenziosa e riflessiva, ma anche ribelle, perché nell’aria vagavano vibrazioni di rabbia positiva, magicamente incanalata nella condivisione del momento.

Molte sfumature di rosso nella sala, rosso passione, fuoco, odio, amore: dalle sedie, alle scarpe, alle sciarpe, ai cappelli, ai fiori sulle giacche delle donne. Tra il vibrato dei violini e gli sguardi sulle donne nelle foto che catturano, si fa spazio la recitazione di alcune poesie di poetesse contemporanee, classiche, universali. Eleonora Massella le legge con dolce trasporto che, nei punti più pregnanti del messaggio poetico, diventa forza, quasi appello disperato.

Ti meriti un amore

Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.

Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle.

Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi
e non si stanchi mai di leggere le tue espressioni.

Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai il ridicolo,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.
Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie,
che ti porti l’illusione,
il caffè
e la poesia.

Frida Khalo

Sono uscita dalla sala soddisfatta e contenta di  aver vissuto insieme a tante altre persone emozioni intense, riflessioni profonde e il piacere di essere al posto giusto nel momento giusto.

Sia all’andata che al ritorno sono stata accompagnata da un vento freddo che ha voluto quasi pulire  l’ aria da tutte le brutture che questi ultimi giorni abbiamo vissuto.

Sono stata accompagnata dalla luce tersa e  accecante di novembre, così luminosa e vivida proprio grazie al vento che preannuncia l’inverno.

Sono stata accompagnata dalle varie sfumature di giallo e di rosso degli alberi all’interno dei giardini o lungo le strade, foliage affascinante ai piedi dei Colli Euganei.

 Sono stata circondata da un’atmosfera ideale per sentire che la forza delle donne, la forza della natura e di tutte le persone, insieme, possono sconfiggere la violenza contro le donne, dovunque e comunque sia esercitata.

Vuoto d’amore

Spazio, spazio, io voglio tanto spazio

per dolcissima muovermi ferita, voglio spazio per cantare, crescere

errare e saltare il fosso

della divina sapienza.

Spazio datemi spazio

ch’io lanci un urlo inumano,

quell’urlo di silenzio negli anni

che ho toccato con mano.

Alda Merini