SUBITO TUTTI I CAPI DI STATO IN CONFERENZA DI PACE A KIEV! Solo la trattativa può fermare la guerra
L’appello che abbiamo lanciato insieme a Donne in Nero è indirizzato al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Italiano, Mario Draghi, alla Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres. Invitiamo tutte le associazioni e organizzazioni che vogliano aderire a contattarci, e invitiamo tutt* a firmare la petizione su Change.org
https://chng.it/R7vxB7bb5H
Il pacifismo non può restare in silenzio, non nel ventunesimo secolo. Gandhi ce l’ha insegnato: ci si può opporre alla guerra senza accettare la contrapposizione armata. Egli offriva la sua presenza fisica, il suo corpo disarmato per fermare i britannici in armi che occupavano il suo Paese.
Come donne e come uomini che desiderano vivere in pace, chiediamo al governo italiano, ai governi degli altri Paesi e soprattutto all’ONU di seguire il suo esempio e di prendere posizione in modo chiaro e coraggioso per porre fine immediatamente alla guerra in Ucraina e per allontanare il pericolo di una terza guerra mondiale, certamente nucleare. Avanziamo per questo una proposta: l’ONU, il cui scopo principale è mantenere la pace nel mondo, imponga innanzitutto al presidente della Federazione Russa Vladimir Putin di porre fine al massacro crudele e inammissibile del popolo ucraino. D’altra parte, pur riconoscendo il pieno diritto dell’Ucraina a difendersi con la straordinaria capacità di resistenza, che sta dimostrando, l’ONU chieda al presidente Zelensky, capo di un governo legittimo in carica, di tentare una via diversa da quella delle armi e di convocare i governi di tutto il mondo a una Conferenza di Pace a Kiev, con tutti i capi di stato presenti fisicamente sul posto per dare il via a un confronto che cambi le regole della convivenza fra i popoli sul pianeta Terra.
CHIEDIAMO A TUTTI I CAPI DI STATO DI CONVERGERE DI PERSONA IN UCRAINA E RESTARE SU QUEL TERRITORIO FINCHÉ SARÀ NECESSARIO: NESSUNO OSERÀ BOMBARDARE I CAPI DI STATO RIUNITI. Se i Paesi di tutto il mondo vogliono dimostrare di non essere soltanto asserragliati sui propri interessi e sugli interessi delle multinazionali, sbandierando la pace senza agire veramente per ottenerla, devono accogliere questo appello: SI RIUNISCANO TUTTI IN CONFERENZA DI PACE NELLA CAPITALE UCRAINA. Soltanto questo può portare a un reale cessate il fuoco e costituire inoltre un’occasione per concordare le regole della convivenza pacifica fra i popoli in ogni luogo della Terra, uscendo dalla logica degli imperi e delle zone d’influenza.
Questa conferenza di pace dovrebbe infatti portare a:
- riconoscere il diritto all’indipendenza e all’autodeterminazione dei popoli sul loro territorio e concordare gli strumenti che lo garantiscano effettivamente;
- mettere al bando ovunque le armi nucleari;
- prendere in considerazione l’appello di 50 premi Nobel, di ridurre del 2 per cento le spese militari in ogni Paese per 5 anni, appello ratificato dal consiglio comunale di Padova, destinando i fondi risparmiati alla salute e al benessere dei propri cittadini e alla cooperazione internazionale;
- dichiarare inammissibile il principio secondo cui un Paese può asservirne un altro pretendendo di avere una propria “zona d’influenza”, essendo questa una inaccettabile limitazione della libertà dei popoli;
- che le donne siano parte attiva ai tavoli delle trattative.
La Casa delle donne di Padova (Italia)
Donne in Nero Padova (Italia)
Gruppo Emergency Padova
Senonoraquando
Padovadonne
L’Albero dei Desideri
rEsistenze Venezia
Lottodognimese
La Casa Internazionale delle donne Trieste
SOS ospedale S.Antonio-Sanità pubblica
APS Manifesto per Padova senza razzismo e discriminazioni